In Afghanistan la Salute Delle Donne è a Rischio

I Bisogni di Salute Delle Donne Straniere

’INAIL e all’IPSEMA, nonché per loro tramite, al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 8, entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni; l’obbligo di comunicazione degli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni si considera comunque assolto per mezzo della denuncia di cui all’articolo 53 del testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui al d.P.R. 7. La diffusione delle informazioni specifiche e' finalizzata al raggiungimento di obiettivi di conoscenza utili per le attività dei soggetti destinatari e degli enti utilizzatori. La startup di Strasburgo Fizimed ha sviluppato una sonda per la rieducazione del perineo collegata a un’applicazione che permette a ogni donna di eseguire gli esercizi “in casa, nella più completa intimità e con un aspetto ludico per favorire clomid farmaciperdonne.com la motivazione”, spiega Emeline Hahn, fondatrice della Fizimed.

Per tutta la settimana infatti, sono stati messi a disposizione delle donne consulti e esami strumentali e sono stati organizzati eventi informativi dalle associazioni che si occupano di salute femminile in tutta la penisola, per celebrare la settimana Giornata Nazionale della Salute della Donna che ricorre il 22 aprile. Ministero della Salute, Ministero del Lavoro, Parlamento, Associazioni femminili, Clinici, Imprenditori. L’INMP, con la sua forte esperienza e il suo approccio innovativo nella cura della salute delle donne, vittime di violenze e non, affiancherà il Ministero nella realizzazione di nuovi ed importanti programmi e attività volti alla tutela della salute al femminile così fortemente voluti dal Ministro Lorenzin”, ha dichiarato la Dottoressa Mirisola. L’obiettivo di questo primo Convegno nazionale sulla salute delle donne è quello di potenziare la prevenzione della salute al femminile poiché, come ha dichiarato il Ministro Lorenzin, “La donna è il caregiver delle buone pratiche di salute ed è colei che gestisce il potenziale e le misure di prevenzione della sua famiglia, tuttavia spesso non ha quelle attenzioni per se stessa, dal punto di vista della prevenzione e della cura, che sono assolutamente necessarie per vivere bene.” Le donne nel nostro Paese sono tra le più longeve in Europa, anche se il trend ha avuto recentemente un leggero calo però, in età avanzata, ha puntualizzato il Ministro, spesso non godono di buona salute a causa della mancata prevenzione.

Il Centro per la salute delle donne straniere e dei loro bambini è stato istituito nel 1991 con l’obiettivo di raccogliere i bisogni delle donne straniere e predisporre percorsi socio-sanitari di integrazione, nel rispetto delle diverse culture e delle leggi. Nel complesso i risultati di queste ricerche confermano che da parte delle donne l’attenzione per la salute e la prevenzione delle malattie è più alta. Per l’accoglimento della domanda finalizzata ad ottenere la cittadinanza per elezione trascorrono in media 2-3 anni durante i quali i ragazzi senza cittadinanza, pur godendo di diritti fondamentali come il diritto alla salute e all’istruzione, non hanno diritto al voto, non possono partecipare a concorsi pubblici, andare all’estero per motivi di studio, di lavoro, per competizioni sportive internazionali. L’INMP continuerà ad intensificare i suoi sforzi curativi, ma anche preventivi e di supporto perché le donne vittime di violenza, ma non solo, che vi si rivolgono trovino accoglienza, empatia e comprensione ma anche un supporto multiprofessionale dedicato, per aiutarle a lenire e superare i gravi torti subiti. Essenziale intervenire entro 72 ore dalla violenza, integrando il supporto psicologico alla prestazione clinica, offrendo contraccezione di emergenza, profilassi per HIV, diagnosi e profilassi per altre malattie sessualmente trasmissibili.

FERTILITA’ A RISCHIO- Nel mondo il 35,6% di donne è vittima di violenza, una volta nella vita, in molti casi per mano del partner. I tassi più alti si registrano nelle province di Bolzano e Trento, in Valle d’Aosta (1,6 figli per donna) e, in generale, nelle regioni del Centro-Nord; il valore minimo (1,1 figli per donna), invece, in Sardegna. «Queste conseguenze si inseriscono nel contesto attuale, già grave, di denatalità, tasso di fertilità in ribasso, scarsa conoscenza e tutela della salute riproduttiva della donna. Sono le custodi indiscusse della salute di tutta la famiglia, attentissime al calendario vaccinale dei figli, alle visite di controllo di padri e mariti, ma anche preziose interpreti della prevenzione a tavola. Talk che affronterà aspetti del sacro e del divino profondamente connessi ai temi della malattia, della pestilenza, dei poteri legati alla cura. Per comprendere meglio le motivazioni di questa pratica si potrebbe paragonarla alla modificazione dei piedi femminili nella Cina Antica: i “piedi di loto”. La mappa della mortalità materna ha sempre due aree con i colori più scuri, indice di maggiore rischio per una donna che partorisce: una è l’Africa sub-sahariana, l’altra è una piccola macchia nel mezzo dell’Asia, l’Afghanistan.

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